
Fabio Accardi – Arcoiris

A temi sviluppati con circolarità si affianca la sintesi un’ottima tecnica e l’intercambiabilità delle cellule melodiche, che ne fanno un’opera davvero d’avanguardia. Ritmica calda e delicata. Colpisce davvero il vibrafono di Stephane Carracci ed il piano di Nicola Andrioli (soprattutto nell’ultima traccia: “Iles Lontaines”). Tra Pat Metheny e la musica brasiliana di Jobim e Rosália De Souza, tra Piazzolla e Bill Evans, tra Marvin Gaye e Stevie Wonder, Arcoiris è un disco fresco e ben costruito, pieno di tonalità e sfumature fanno da colonna sonora alla vita e viene dedicato alle donne protagoniste della vita del batterista. Compito del Jazz è aggregare generazioni contro il degrado in cui la nostra generazione sembra sprofondare, e arricchire anche se solo musicalmente i tempi difficili della nostra società. Accardi crea suoni ricchi e prendono forma così le proprie emozioni plasmate dalle tante esperienze vissute, evocazioni, visioni che si traducono poi in definitiva e semplicemente in nuove forme di poesia in Jazz.
Antonello Furione
Contatti:
www.fabioaccardi.com
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